Giro delle 6 punte (Valle Stura di Demonte)

Punto di partenza e arrivo Sambuco (1130m.)
Ciclabilità 70% salita, 90% discesa
Dislivello 1850 m. circa
Quota massima 2759m. (Testa della Costabella del Piz)
Sviluppo 25 km circa
Difficoltà OC/OC+
Attività Individuale Luciano, Aldo, Mauro
Realizzata 30 Settembre 2015

Descrizione percorso: La partenza è dal bivio sulla strada dell’inverso subito dopo Sambuco a metri 1100 circa, si prosegue su di essa fino alla strada che arriva da Pietraporzio. Ora si svolta a sinistra seguendo per Pian della Regina. Arrivati al pianoro, al bivio poco dopo la fontana, si svolta a sinistra e poi al secondo bivio si va a destra e si comincia a salire decisamente su di una sterrata che all’inizio è impossibile pedalare vuoi per la ripidezza vuoi per il fondo di acciottolato, ma dopo un pò diventa più malleabile, il fondo migliora e si lascia pedalare arrivando così al piano delle grange del Ciaval (vedi fontana per l’ultimo rifornimento di acqua). Ora proseguiamo ancora sulla sterrata che dopo breve finisce a quota 2150m. circa.

Finita la sterrata non ci resta che mettere le bici in spalla e seguire degli ometti che ci indicano la via su una labile traccia. Sulla strada dove non si poteva andare da nessun’altra parte era pieno di segni bianchi e rossi, ora che servirebbero, il niente più assoluto ma…. seguendo sempre gli ometti, pian piano si arriva alla testata del vallone del Ciaval. Ora si va a destra ad imboccare una valletta che ci porterà ad un colletto, da qui si va a destra puntando alla Testa della Costabella del Piz che ci si arriva in poco tempo. Si rientra al colletto e comincia la vera avventura, la cavalcata infinita fino alla Colletta Bernarda seguendo sempre i segni bianchi e rossi ora presenti anche se non molti. Si comincia subito con l’anticima del Ciaval quotata ma non nominata, dotata di una piccola croce, ecco il perché della denominazione (Punta Croce Piccola del Ciaval). Per arrivare sulla vera Punta del Ciaval occorre seguire la cresta con un tratto delicato di arrampicata in discesa, prestare attenzione. Superato questo tratto si arriva sulla vera cima del Ciaval, ora si scende leggermente e si seguono i segni bianchi/rossi poco sotto la cresta dal versante dell’Ischiator e con una interminabile cavalcata con una ciclabilità limitata dovuta alle tante pietre che si trovano sulla mulattiera ormai ridotta a sentiero, e superando nell’ordine il monte Schiatan  poi la Testa del Cavias si arriva ciclando alla colletta Bernarda. Ora non ci resta che l’ultima fatica, la salita al monte Vaccia.

Goduto dello spettacolare panorama scendiamo a cavallo delle nostre bici fino alle casermette del monte Vaccia. Alle casermette un cartello indica il sentiero GTA P56 per Sambuco, lo si imbocca e la discesa è qualcosa di spettacolare tranne una breve fascia troppo ripida per poter ciclare e con terreno smosso, per il resto non resta che gustarci seguendo fedelmente il sentiero GTA questa discesa che infinitamente lunga ci appagherà del portage fatto per arrivare fino al monte Vaccia.

Note: Questa era una gita che avevamo già esplorato in parte parecchio tempo fa, ed era assolutamente necessario che finissimo per chiudere questo possibile anello che mancava in quella zona. Gita non proprio consigliata a tutti, ma riservata a gente assolutamente motivata e in cerca di angoli selvaggi e pochissimo battuti… è una gita che non dimenticherete facilmente. Bisogna andarci con il tempo assolutamente bello e stabile in modo da avere sempre una visuale chiara di dove si va. Il percorso necessita di un’ottimo allenamento specialmente al “portage” ma quando si è in cresta si gode di uno spettacolare panorama su tutto il vallone dell’Ischiator e oltre con il suo rifugio Migliorero in basso nel vallone.

Download file: 150730_Giro delle 6 punte.gpx


Meteo Sambuco

 

 

I commenti sono chiusi.